Cosa Troverai in Questa Pagina
Se stai cercando un mutuo a tasso variabile per l’acquisto della tua prima casa, sei nel posto giusto. In questa pagina troverai:
- Le migliori offerte di mutuo a tasso variabile aggiornate
- Un confronto dettagliato tra le principali banche italiane
- I vantaggi e gli svantaggi del tasso variabile
- Consigli utili per ottenere le condizioni migliori
Aggiornamento: I tassi d’interesse per i mutui a tasso variabile stanno mostrando una tendenza al ribasso, con previsioni di ulteriori cali per il resto del 2025, rendendo questo un momento interessante per valutare questa opzione.
Le Migliori Offerte Mutuo Prima Casa a Tasso Variabile
Banca | Nome Prodotto | Tasso (TAN) | Parametro | TAEG | Rata mensile* | Spese iniziali |
---|---|---|---|---|---|---|
Banca Monte dei Paschi | Mutuo MPS Variabile Prima Casa | 2,39% | Euribor 1M + 0,40% | 2,52% | €387,60 | €750 |
BBVA | Mutuo Variabile Online | 2,46% | Euribor 3M + 0,38% | 2,58% | €394,54 | €350 |
ING | Mutuo Variabile Arancio | 2,54% | Euribor 3M + 0,46% | 2,66% | €398,44 | €0 |
Intesa Sanpaolo | Mutuo Giovani Variabile | 2,60% | Euribor 1M + 0,60% | 2,76% | €401,86 | €300 |
Crédit Agricole | Mutuo Variabile Green | 2,75% | Euribor 3M + 0,67% | 2,91% | €409,12 | €500 |
Banco BPM | Mutuo Variabile Giovani | 2,82% | Euribor 3M + 0,74% | 2,95% | €412,78 | €800 |
UniCredit | Mutuo Variabile Prima Casa | 2,85% | Euribor 3M + 0,77% | 3,01% | €414,34 | €600 |
BNL | Mutuo Variabile Smart | 2,88% | Euribor 6M + 0,76% | 3,06% | €415,90 | €450 |
*Rata mensile calcolata per un mutuo di €100.000 a 30 anni. Aggiornato al 20 maggio 2025.
Banca Monte dei Paschi
Mutuo MPS Variabile Prima Casa
2,39%
TAN variabile
- Rata mensile: €387,60
- Spese istruttoria: €500
- Perizia: €250
- Indicizzato a Euribor 1 mese
ING
Mutuo Variabile Arancio
2,54%
TAN variabile
- Rata mensile: €398,44
- Spese istruttoria: €0
- Perizia: €0
- Processo online semplificato
Crédit Agricole
Mutuo Variabile Green
2,75%
TAN variabile
- Rata mensile: €409,12
- Tetto massimo (cap): 4,50%
- Per immobili in classe energetica A/B
- Polizza casa scontata
Vantaggi del Mutuo a Tasso Variabile
Costo Iniziale Potenzialmente Più Basso
I tassi variabili, sebbene attualmente leggermente più alti dei fissi, offrono vantaggi a lungo termine:
- Possibilità di risparmiare quando i tassi di mercato scendono
- Storicamente, nel lungo periodo, hanno costi complessivi inferiori ai tassi fissi
- Previsioni di calo degli indici di riferimento nei prossimi mesi del 2025
Maggiore Flessibilità
Il mutuo a tasso variabile offre opzioni che il fisso non sempre garantisce:
- Penali di estinzione anticipata generalmente più basse
- Possibilità di surrogare facilmente se i tassi calano ulteriormente
- Opzioni di conversione a tasso fisso offerte da molte banche
- Versamenti aggiuntivi spesso consentiti senza costi extra
Le Previsioni per il 2025
Secondo gli analisti, l’Euribor (parametro di riferimento per i mutui variabili) dovrebbe continuare il suo trend discendente:
- Possibile discesa intorno al 1,95% entro luglio 2025
- Previsioni di calo fino all’1,80% o inferiore entro fine 2025
- Probabilità che entro la fine del 2025 il tasso variabile diventi più conveniente del fisso
- La BCE ha iniziato un ciclo di riduzione dei tassi che favorirà chi ha scelto il variabile
Tasso Fisso vs Tasso Variabile
Caratteristiche | Tasso Variabile | Tasso Fisso |
---|---|---|
Rata mensile | Cambia in base all’andamento dell’Euribor | Sempre uguale |
Tasso medio attuale | 2,39% – 2,88% | 2,44% – 2,90% |
Rischio | Moderato – Possibili variazioni della rata | Minimo – Nessuna variazione nel tempo |
Adatto a chi | Ha flessibilità finanziaria e può affrontare eventuali aumenti | Cerca sicurezza e programmazione |
Costo totale previsionale | Potenzialmente più basso nel lungo periodo | Sicuro ma mediamente più alto |
Estinzione anticipata | Generalmente con penali più basse | Spesso penali più elevate |
Andamento previsto | In discesa nei prossimi mesi | Stabile o in leggera risalita |
Nota: Oggi i tassi variabili sono leggermente più alti dei fissi, ma secondo le previsioni entro la fine del 2025 questa tendenza potrebbe invertirsi, rendendo il variabile più conveniente per chi può aspettare.
Fattori che Influenzano i Tassi Variabili
Parametri di Riferimento
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Tassi BCE: Le decisioni della Banca Centrale Europea sono fondamentali. I recenti tagli ai tassi di interesse stanno influenzando positivamente i mutui a tasso variabile.
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Euribor: È il parametro diretto di riferimento per i mutui variabili. L’Euribor a 1, 3, 6 o 12 mesi determina l’aggiornamento della rata. Attualmente l’Euribor a 3 mesi è al 2,075%.
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Inflazione: Il rallentamento dell’inflazione nell’Eurozona sta spingendo la BCE a ridurre i tassi, con effetti positivi sull’Euribor e quindi sui mutui variabili.
Fattori Individuali
-
Spread applicato: È il margine di guadagno della banca che si aggiunge all’Euribor. Varia in base al profilo di rischio del cliente, e può oscillare tra 0,35% e 1,5%.
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Valore dell’immobile: Il rapporto tra importo del mutuo e valore della casa (LTV) influisce sullo spread applicato. Un LTV basso determina condizioni migliori.
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Opzioni di protezione: Alcuni mutui variabili offrono opzioni come il “cap” (tetto massimo al tasso) o la possibilità di passare a tasso fisso, elementi che influiscono sullo spread.
-
Caratteristiche dell’immobile: Per immobili in classe energetica elevata (A o B) molte banche offrono spread ridotti sui mutui “green”.
Consigli per Ottenere il Miglior Mutuo a Tasso Variabile
1 Valuta la Tua Tolleranza al Rischio
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Analizza il tuo budget mensile e quanto può sopportare eventuali oscillazioni
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Verifica se il tuo reddito è stabile o suscettibile di aumenti futuri
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Considera la durata del mutuo: più è lunga, maggiore è l’esposizione alle oscillazioni
2 Scegli il Parametro più Adatto
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Euribor 1 mese: aggiornamento frequente, maggiori oscillazioni
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Euribor 3 mesi: buon compromesso tra stabilità e reattività
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Euribor 6 o 12 mesi: maggiore stabilità ma minore reattività ai ribassi
3 Cerca Protezioni Aggiuntive
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Valuta mutui con “cap” (tetto massimo al tasso)
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Verifica se è presente l’opzione di conversione a tasso fisso
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Considera polizze di protezione rata opzionali
4 Contratta lo Spread
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Confronta le offerte di diverse banche e usa la concorrenza come leva
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Evidenzia elementi positivi del tuo profilo (reddito stabile, basso LTV)
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Valuta l’apertura di altri prodotti bancari per ottenere sconti sullo spread
In un contesto di tassi in discesa, puoi valutare inizialmente un tasso variabile con CAP per proteggere la rata, e successivamente valutare una surroga verso un variabile puro quando i tassi si saranno stabilizzati.
Domande Frequenti
Quando conviene scegliere un mutuo a tasso variabile?
Il tasso variabile conviene quando si prevede una discesa dei tassi di interesse, come sta accadendo nel 2025. È indicato per chi ha una buona capacità di risparmio, può sostenere eventuali aumenti temporanei della rata e preferisce beneficiare immediatamente dei cali dei tassi senza dover ricorrere alla surroga.
Come funziona l’indicizzazione all’Euribor?
Il tasso variabile è composto da due elementi: l’indice Euribor (a 1, 3, 6 o 12 mesi) più uno spread fisso stabilito dalla banca. L’Euribor viene aggiornato periodicamente (mensilmente, trimestralmente, ecc.) in base alla scadenza scelta, e di conseguenza varia la rata del mutuo. Lo spread invece resta fisso per tutta la durata del mutuo e rappresenta il guadagno della banca.
Che cos’è il mutuo variabile con cap?
Il mutuo variabile con cap è un mutuo a tasso variabile che prevede un tetto massimo (cap) oltre il quale il tasso non può salire, anche se l’Euribor continua ad aumentare. Questo offre una protezione contro eccessivi rialzi dei tassi, ma in cambio lo spread applicato è solitamente più alto rispetto a un variabile puro. Alcune banche offrono cap al 2,5-4,5% sopra il tasso iniziale.
Posso passare da tasso variabile a fisso durante il mutuo?
Sì, esistono diverse possibilità. Alcune banche offrono l’opzione di conversione a tasso fisso direttamente nel contratto, da esercitare in determinati momenti. In alternativa, è sempre possibile effettuare una surroga (portabilità) del mutuo presso un’altra banca, passando a un tasso fisso senza costi notarili e di istruttoria. Esistono anche mutui “misti” che consentono di passare da fisso a variabile e viceversa periodicamente.
Quanto potrebbe scendere l’Euribor nel 2025?
Secondo le previsioni degli analisti di mercato, l’Euribor a 3 mesi potrebbe scendere attorno al 1,95% entro luglio 2025 e arrivare intorno all’1,80% o anche sotto a fine anno. I futures sull’Euribor indicano una tendenza al ribasso costante per tutto il 2025, supportata dalla politica monetaria della BCE che ha avviato un ciclo di riduzione dei tassi. Questo scenario favorisce chi sceglie oggi un mutuo a tasso variabile.
Andamento Tassi Euribor
L’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) è il parametro di riferimento per i mutui a tasso variabile. Ecco i valori attuali per le diverse scadenze:
Durata | Valore attuale | Trend 1 mese |
---|---|---|
Euribor 1 mese | 2,101% | -0,12% |
Euribor 3 mesi | 2,075% | -0,08% |
Euribor 6 mesi | 2,120% | -0,06% |
Euribor 12 mesi | 2,094% | -0,07% |
Aggiornamento: 20 maggio 2025. Il trend negativo indica che i tassi Euribor sono in discesa rispetto al mese precedente.
Previsioni Euribor 2025-2026
Periodo | Euribor 3M (previsione) |
---|---|
Luglio 2025 | 1,95% |
Settembre 2025 | 1,85% |
Dicembre 2025 | 1,80% |
Marzo 2026 | 1,71% |
Fonte: Futures su Euribor e analisi di mercato aggiornate a maggio 2025.
Conclusioni
Il mercato dei mutui a tasso variabile per la prima casa in Italia sta mostrando segnali positivi, con un trend di discesa dell’Euribor che dovrebbe continuare nei prossimi mesi. Le migliori offerte attuali partono da un TAN del 2,39%, ancora leggermente più alto rispetto al tasso fisso, ma con prospettive di miglioramento.
Per chi sta valutando l’acquisto della prima casa, il tasso variabile rappresenta una scelta interessante per chi può tollerare una certa volatilità iniziale della rata, in vista di un probabile miglioramento delle condizioni entro la fine dell’anno. Le previsioni di mercato indicano infatti che entro fine 2025, il tasso variabile potrebbe diventare più conveniente del fisso.
Chi opta per un mutuo variabile oggi dovrebbe valutare con attenzione le opzioni di protezione come il cap o la possibilità di conversione a tasso fisso, per tutelarsi da eventuali inversioni di tendenza, seppur ritenute poco probabili dagli analisti.
Consigli finali
Monitora attentamente l’andamento dell’Euribor nei prossimi mesi per cogliere il momento migliore per accendere un mutuo variabile. In alternativa, valuta l’opzione di partire con un tasso fisso per poi eventualmente surrogare a variabile quando i tassi saranno ulteriormente scesi, approfittando delle agevolazioni per la portabilità del mutuo.